Il giorno più bello è un insieme di emozioni forti e di momenti da incorniciare. Lo precedono altri giorni, importanti pure quelli, quando nasce un rapporto di intimità con chi disegna l’abito.
Paola Molisso dell’Atelier Molisso ha condivisi tanti di questi magici percorsi e intense complicità.
Che tipo di legame nasce con le future spose?
Ogni sposa con la sua storia d’amore mi trasmette un’emozione differente. Spesso durante l’ultima prova si commuovono talmente tanto. Piangono ed io mi unisco a loro.
Qual è il migliore approccio professionale?
Quando una sposa entra nel mio Atelier la metto immediatamente a proprio agio e mi pongo nei suoi confronti come si porrebbe un’amica con cui condividere i desideri.
A chi spetta l’ultima parola?
L’ultima parola spetta alla sposa che deve essere pienamente convinta di ciò che indossa. Si sa, non c’è migliore pubblicità di quella che ti fa una sposa felice.
Resistere ai consigli delle mamme?
Con le mamme instauro sempre un rapporto di stima. Anche loro aiutano il mio lavoro, sostenendo le figlie.
Quanto conta l’acconciatura giusta?
L’acconciatura è importante per avere un look perfetto. Ho la buona abitudine di scattare delle foto alle clienti con l’abito indossato, in modo da facilitare il compito sia al parrucchiere che alla truccatrice. La collaborazione è un’arma vincente
Quanto può arrivare a costare un abito?
Si parte dai 1500 euro e si può tranquillamente arrivare ai 10 milioni di euro.
Da quando dura la tua collaborazione con Salvatore Riccardi?
Il rapporto con Salvatore è nato dieci anni fa. Lui ha sempre soddisfatto le mie esigenze e persino i miei capricci. Non volevo mai lo stesso look! Un bravo parrucchiere deve avere pazienza, lui ne ha tanta, ed io sono l’esempio di una che lo mette alla prova. Per fortuna, siamo sempre stati in perfetta sintonia, tutte le volte che abbiamo collaborato per eventi. Gli mostrava gli abiti e lui realizzava, per ognuno, di essi l’acconciatura giusta. Come in ogni rapporto sincero qualche volta discutiamo ed è inevitabile tra creativi. Poi tutto finisce con un sorriso.
Cambieresti il tuo lavoro per un altro?
A volte ci penso, non lo nascondo. Perché vorrei essere un po’ più libera perché, essendo una perfezionista, voglio tenere tutto sotto controllo e mi rimane veramente poco tempo fuori dal lavoro. Ma non potrei vivere senza.
I capelli lisci, si sa, sono considerati una benedizione: belli da vedere, ordinati e semplici da sistemare.
Attenzione però ai luoghi comuni!
Sfatiamo il mito della “semplicità” dei capelli lisci: i capelli lisci sono belli se curati! E la loro cura richiede attenzioni e trattamenti specifici, in modo da renderli voluminosi e lucenti.
Una chioma spenta, piatta e trascurata è la cosa peggiore da vedere, nonostante si tratti dei tanto amati capelli lisci.
Per far splendere i vostri capelli e renderli luminosi e voluminosi abbiamo due consigli:
utilizzare i giusti prodotti;
seguire i nostri consigli su come lavarli, asciugarli e curarli.
Vi sconsigliamo di utilizzare il primo shampoo che trovate al supermercato: rischiate di trovare prodotti non adatti al vostro tipo di capelli o addirittura generici, per capelli lisci, ricci o mossi.
Optate per uno shampoo specifico che contenga agenti liscianti, per prevenire il crespo e aumentare la lucentezza dei capelli.
Noi consigliamo la linea TOTAL RESULTS della MATRIX, che con la sua formula al burro di Karité aiuta a disciplinare e a curare i capelli crespi e danneggiati:
MEGA SLEEK SHAMPOO, da applicare, distribuire e risciacquare;
MEGA SLEEK CONDITIONER, da applicare dopo lo shampoo sui capelli bagnati, massaggiare e risciacquare;
MEGA SLEEK BLOW DOWN CREAM, da applicare sui capelli umidi, senza risciacquo.
Quanto al trattamento dei capelli lisci, vi basterà seguire alcuni semplici step.
LAVARE
Utilizzate acqua tiepida piuttosto che acqua troppo calda.
Se utilizzate un’acqua dall’elevato contenuto di calcare, vi consigliamo di fare l’ultimo lavaggio con acqua minerale fresca, evitando così che il calcare opacizzi i capelli.
DISTRICARE
Tamponate i capelli bagnati e applicate un condizionatore per controllare e ridurre il volume dei capelli crespi e disordinati.
Non dimenticate che i capelli bagnati sono più fragili, quindi è bene districarli con l’aiuto delle mani o di un pettine a denti larghi. Evitate di accanirvi fino a strattonare i capelli per separarli.
STYLING
Potete applicare sui capelli umidi dei prodotti leggeri o più concentrati, l’importante è che creme e fissatori siano delicati e morbidi, che nutrano e diano più luminosità alla vostra chioma.
Nella scelta del prodotto, dovete considerare la natura dei vostri capelli: se avete capelli e cute grassa, optate per un prodotto leggero ed evitare prodotti oleosi; se avete capelli secchi e crespi, vi consigliamo prodotti nutrienti e corposi.
ASCIUGARE
Tamponate i capelli bagnati, senza sfregarli ed evitando tessuti spugnosi che elettrizzino i capelli.
Asciugateli con un phon con ionizzatore, che vi permetterà di ridurre l’elettricità statica.
Fate attenzione ad usare il phon ad una distanza di 10-15 cm dal cuoio capelluto, muovendolo lateralmente, in alto e in basso, senza fissarlo mai su un unico punto e senza tenerlo troppo vicino alla testa.
Se utilizzate una piastra, proteggete i capelli con un prodotto termo-protettivo, per prevenire danni dovuti al calore.
Se preferite una lisciatura a spazzola, il brushing va effettuato sui capelli umidi, quindi dopo averli asciugati almeno in parte. Dividete i capelli in ciocche, passate il phon aiutandovi con la spazzola e indirizzate il getto del phon dall’alto verso il basso, per non elettrizzare le punte.
PER UN TOCCO IN PIÚ
Per donare un aspetto più curato ai vostri capelli, potete andare oltre: con un siero specifico, per proteggere i vostri capelli dal crespo e per dargli la massima lucentezza; con un prodotto resistente all’umidità, per prevenire il crespo e mantenere più a lungo il vostro styling; con un prodotto sigillante, che ricompatta le parti danneggiate ed eliminare l’effetto doppie punte.
Il matrimonio è il giorno degli sposi, un giorno da ricordare per tutta la vita e che darà inizio alla vita coniugale.
L’organizzazione sarà impeccabile e tutto dovrà andare secondo i piani, ma ci sono tradizioni che vanno assolutamente rispettate per far sì che tutto vada liscio!
Vediamo insieme quali sono e come nascono!
Non perdere la fede: si dice che due siano i cattivi auspici legati alle fedi nuziali: il primo, è perderle prima della celebrazione; l’altro, invece, è farle cadere in chiesa. In questo secondo caso, però, non preoccupatevi: basterà farle raccogliere dal celebrante della cerimonia.
I 5 portafortuna: abito, velo, gioielli.. ma sono cinque gli oggetti che una sposa deve assolutamente indossare il giorno del matrimonio e vi spieghiamo anche il perché: UNA COSA BLU, perché anticamente, il blu simboleggiava la purezza, tanto che era questo il colore dell’abito della sposa, non bianco; UNA COSA PRESTATA e UNA COSA REGALATA, per indicare l’affetto delle persone; UNA COSA VECCHIA, per simboleggiare il passaggio dalla vita vecchia alla vita nuova; UNA COSA NUOVA, per indicare la nuova vita che si sta per iniziare.
Vietato mostrare l’abito allo sposo: la tradizione detta due regole particolari che riguardano l’abito: la prima, la conosciamo tutti, è quella di non mostrare l’abito della sposa allo sposo prima del matrimonio; la seconda è quella di togliersi una scarpa, un orecchino o un guanto se ci si vuole guardare allo specchio il giorno prima del matrimonio.
Il lancio del riso: sappiamo tutti che agli sposi va lanciato il riso una volta fuori la chiesa, ma pochi che lo si fa perché in antichità era simbolo di gioia e fortuna, infatti in alcuni paesi oltre al riso si usa lanciare anche monete.
Perché la sposa viene accompagnata dalle damigelle: l’accompagnamento delle damigelle è anch’essa un’usanza che viene dal passato, quando aveva lo scopo di evitare che gli spiriti maligni portassero malaugurio alla sposa, perciò le si affiancavano le fedeli damigelle, in modo da confondere gli spiriti e impedire loro di individuare la sposa.
Perché si dice “Luna di Miele”: tutti gli sposi si affannano alla ricerca della meta ideale per la propria luna di miele, senza sapere che questo nome deriva dai tempi dell’antica Roma, dove questa non consisteva affatto nel fare un viaggio, ma semplicemente consisteva nel mangiare del miele, dopo le nozze, per un’intera luna, ossia 30 giorni, per riprendersi dallo stress e dalle fatiche prematrimoniali.
Perché prendere la sposa in braccio sulla soglia di casa: se, nonostante la stanchezza delle celebrazioni matrimoniali, lo sposo ha ancora le energie per prendere in braccio la propria sposa sulla soglia di casa, non c’è da stupirsi:
questa usanza risale al timore, che si aveva in passato, che le divinità contrarie al matrimonio potessero far inciampare la sposa prima dell’ingresso in casa, per augurarle un cattivo futuro nuziale. Perché, quindi, non prenderla in braccio ed evitare il problema, in modo da godersi la prima notte di matrimonio in tutta tranquillità??
Perché i confetti devono essere 3 o 5: anche se c’è chi ne mangerebbe in gran quantità, è buona norma che i confetti siano contati nel numero: tre, per rappresentare l’inizio di una nuova famiglia con lo sposo, la sposa ed il futuro bambino; cinque, che sta ad indicare l’augurio che si fa agli sposi: SALUTE, FERTILITA’, LUNGA VITA, FELICITA’ E RICCHEZZA.
Il velo nuziale: decorato o semplice, lungo o corto, ma quasi tutte le spose vogliono il proprio velo. Eppure, nell’antica Roma, più che decorativo, aveva uno scopo pratico: la maggior parte dei matrimoni, infatti, era concordata per motivi politici ed economici e, proprio per questo, la sposa non veniva mostrata allo sposo fino al momento dell’alzata del velo in chiesa, in modo evitare ripensamenti dello sposo!
Piccola curiosità: al sud, il velo è lungo quanto gli anni di fidanzamento, ogni metro è pari a un anno…quanto sarà lungo il tuo?
Il mese giusto
Infine, se siete indecisi sul quando celebrare le vostre nozze, vi diamo qualche dritta sul come scegliere il mese adatto. Ecco, quindi, alcune cose da sapere sui dodici mesi:
gennaio: porta affetto, gentilezza a fedeltà;
febbraio: ideale per gli amori e gli accoppiamenti, si identifica come la migliore scelta possibile;
marzo: promette sia gioia che pene;
aprile: porta solo gioie;
maggio: assolutamente nefasto;
giugno: avranno la fortuna di viaggiare molto, per terra e per mare, inoltre è questo il mese dedicato a Giunone, la dea che protegge l’amore e le nozze;
luglio: annuncia fatiche e lavoro per guadagnarsi la vita;
agosto: assicura una vita ricca di cambiamenti;
settembre: porta agli sposi ricchezze e allegria;
ottobre: porta molto amore, ma poco denaro;
novembre: promette gioia e felicità;
dicembre: la neve assicura alla coppia amore eterno.